CATALOGARE UN FONDO DI PERSONA

L'ENTE

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L’Istituto Europeo di Design (IED) ha sempre rappresentato, e continua a rappresentare, un crocevia di visioni, relazioni e progetti maturati e fatti progredire nel corso di mezzo secolo. Sulla base di una profonda volontà, quella del fondatore Francesco Morelli di poter fornire un nuovo paradigma didattico per quel che riguardava le nuove professioni creative di design, moda, arti visive e comunicazione, le fondamenta di IED hanno assunto consistenza tra gli anni Settanta e Ottanta del Novecento, a Milano. Forte del contributo fornito per lo sviluppo degli ambiti professionali che lo contraddistinguono, l’Istituto, con l’ampliarsi della sua struttura in altre città italiane, in Spagna e in Brasile, è diventato un punto di riferimento e uno strumento orientativo per molte generazioni di studenti.

LA SFIDA: Catalogare un fondo di persona

Molte delle attività catalografiche svolte dal nostro team non potrebbero vantare l’efficacia riscontrata – in prima istanza dai committenti – se non fossero legate, ognuna con la dovuta porzione di particolarità, da un fil-rouge empatico che consente a uno strato di comprensione maggiore di guidare il nostro lavoro. Un filo rosso non arriva casualmente. Al contrario, nonostante la matrice marinaresca, costituisce, per il progetto in questione, un significante ampio che ben rappresenta l’operato e il lascito di una personalità proiettata in un futuro dinamico, sensibile e inclusivo: Franca Sozzani.
Conoscere ciò che la giornalista, attivista e filantropa di origine mantovana ha rappresentato, e quel che la sua eredità continua ad evocare, dunque, è stato fin da subito uno dei punti prioritari del modello esecutivo AB. Lo svolgimento di questa attività di catalogazione, già di per sé necessitante di minuzia, ha chiaramente assunto connotati maggiormente importanti, proprio in considerazione della caratura della persona, e per il particolare pregio del patrimonio da trattare.

LA COLLABORAZIONE CON IL CLIENTE

Sulla base di quanto riportato – e grazie alla volontà dei nostri interlocutori dell’Istituto Europeo di Design di Milano di scegliere un team con il quale poter costruire un’armonia lavorativa, corroborata da fiducia e disponibilità – la collaborazione tra AB e l’Ente accademico lombardo è stata caratterizzata da un’immediata intesa. Nello specifico, durante le iniziali fasi dialogiche era fondamentale comprendere quali criticità potessero andare ad inficiare sul naturale scorrimento del workflow, così da poter identificare una pronta risposta risolutiva a scomode ed eventuali situazioni.
Il pregio e la particolare rarità di alcune unità del patrimonio, fulcro dell’insieme librario, avevano bisogno di un trattamento specifico e di una altrettanto peculiare descrizione: la capacità del nostro team, coadiuvata dalla chiarezza del modulo d’offerta per l’area Libraries Management di AB (modulo LML), di rilevare fin dai primi step questo tipo di casistica è stato l’elemento che ha alimentato la fase conoscitiva, facendola evolvere in un solido rapporto lavorativo.

LE NECESSITA'

Per la centrale attività di catalogazione, in accordo con le scelte compiute dall’Istituto Europeo di Design, il lavoro è stato portato a termine attraverso l’utilizzo del software BiblioWin. La necessità principale era di riversare sul catalogo locale le risorse componenti il fondo “Franca Sozzani”, maggiormente costituito da monografie e soltanto parte dell’intera raccolta, che per volontà dell’erede è stata separata e destinata a più usi e luoghi.

  1. Valutazione e analisi catalografica, libro alla mano
  2. Catalogazione ex-novo o derivazione da SBN, con una eventuale revisione in caso di elementi mancanti.
  3. Rilevazione di inserti eventuali per l’impostazione dell’attività di trattamento in camicia
  4. Etichettatura, timbratura e posizionamento, sulla base dell’ordine ristabilito grazie alle sezioni appositamente create.

 

Per quel che concerne le operazioni di scarto bibliografico, sulla base dell’analisi del patrimonio, e di concerto con i referenti, è stato ritenuto opportuno contemplarne la effettuabilità soltanto al manifestarsi di terze copie (o numero superiore).

LE SOLUZIONI AB

L’intervento di natura catalografica ha avuto come oggetto la sezione donata all’Istituto Europeo di Design da parte dell’erede di Franca Sozzani, Francesco Carrozzini. Il lavoro è stato svolto su una totalità di circa 1100 volumi, di natura monografica e periodica, seguendo un piano attività che ha riguardato la catalogazione, il trattamento fisico e la movimentazione.

  1. La fase iniziale del progetto ha riguardato lo studio analitico del patrimonio librario che il nostro team ha ritenuto fondamentale effettuare, per una più ampia visione delle fasi centrali lavorative, e per una oculata previsione di eventuali casistiche particolari.

    → Le attività di valutazione e analisi catalografica sono dunque state svolte libro alla mano, seguendo pedissequamente le regole catalografiche vigenti: le Regole Italiane di Catalogazione (REICAT), la Guida alla catalogazione in SBN per il materiale moderno, il Soggettario, il Nuovo soggettario e la Classificazione Decimale Dewey (CDD).

  2. L’attività di catalogazione, fulcro del nostro contributo al Fondo donato all’Istituto Europeo di Design, si è svolta in modo lineare, grazie alla puntuale definizione degli interventi stabilita dai termini di contratto.

    → L’insieme librario lavorato necessitava di essere versato sul catalogo locale: attraverso il già citato BiblioWin, il team AB ha agito talvolta creando ex-novo la notizia catalografica, talvolta derivando quanto già esistente dal catalogo SBN.

    → Fondamentali, e contestuali, alle attività di creazione e derivazione, sono stati gli interventi di monitoraggio ed eventuale revisione circa la correttezza delle notizie importate: il controllo dei legami di intestazione, il legame con titolo uniforme (anche per le preesistenti voci), la oculata descrizione delle note di esemplare, le attività di indicizzazione per soggetto e la classificazione, sulla base delle tavole CDD.

  3. Di contesto alla catalogazione si è sviluppata, richiedendo maggior attenzione, la rilevazione, con la conseguente segnalazione, di inserti contenuti all’interno dei volumi, nella prospettiva di una eventuale destinazione al “trattamento in camicia”, altra pivotale attività di stampo catalografico.

    → Tra i molti volumi, caratterizzanti e pregiati, sono capitate tipologie di documenti di particolare rilevanza, alle quali è stata riservata una descrizione analitica più specifica, che ha fin da subito riscontrato apprezzamento da parte dei referenti di progetto.


  4. Per quel che concerne le attività ascrivibili all’insieme del trattamento fisico, come concordato con il Committente, il team ha operato seguendo le linee di omologazione applicate agli altri patrimoni posseduti da IED.

    → Di pari passo con la catalogazione, dunque, le operazioni di etichettatura, di timbratura, di inventariazione hanno definito, da un punto di vista tattile, l’effettivo avanzamento dei lavori. I dati identificativi dei volumi, apposti sulle copie fisiche, hanno reso queste ultime rintracciabili: collocazione, inventario, barcode, antitaccheggio e timbro di provenienza.

    → In chiusura di attività, il processo di movimentazione svolto, sulla base dell’ordine ristabilito per il patrimonio lavorato, ha contribuito a delineare la nuova estetica (fisica e logica) del terminato fondo “Franca Sozzani”.

IL RISULTATO

Franca Sozzani è stata, nel corso della sua brillante carriera, solida e ferma nelle sue visionarie convinzioni, un punto di riferimento all’interno del noto e caleidoscopico mondo dell’alta moda e del design; uno status, questo, del quale ha saputo essere all’altezza, in piena coerenza con i ruoli di rilevante prestigio che ha ricoperto: dalla direzione della rivista Vogue Italia, a quella delle sue declinazioni Vogue Gioiello, Vogue Accessory, Vogue Sposa e Vogue Bambini. In aggiunta, le sue battaglie in qualità di attivista e filantropa sul tema dell’inclusività definiscono il carattere e la personalità che facilmente traspaiono studiando il patrimonio che AB-Archivibiblioteche ha organizzato con successo.

Essere stati testimoni e complici della resa al pubblico – di studiosi, interessati e affezionati – della sua eredità libraria, è quanto di più lodevole possiamo aspettarci dalla nostra attività.

Il progetto e la sua esecuzione sono stati tradotti in un puntuale report, contenente i principali dati relativi alla collocazione e all’individuazione delle risorse catalogate, con la messa in evidenza delle opere di particolare pregio e rarità.

Ad oggi, mentre i volumi vengono consultati, consapevole della ricchezza, umana e professionale, acquisita grazie al costante confronto con il personale bibliotecario dello IED e con i referenti, AB è in grado di raccogliere i frutti di un proficuo seminato, conseguenza della rara e solida sintonia sviluppata con l’Istituto.