INVENTARIARE UNA BIBLIOTECA STORICA

L'ENTE

La Confederazione Generale dell’Agricoltura Italiana (Confagricoltura) è, ad oggi, la più antica organizzazione di tutela e rappresentanza delle imprese agricole presente e attiva sul territorio nazionale. 

Con un focus rivolto verso lo sviluppo delle aziende e del settore primario, Confagricoltura ha come principali beneficiari del suo lavoro la comunità, l’economia, l’ambiente e il territorio. 

Grazie alla sua capillare presenza all’interno dei confini, composta di Federazioni regionali, Unioni provinciali e Delegazioni comunali, riesce a garantire alle imprese associate tutela, informazione di settore e servizi di qualità in accordo con gli obiettivi che si pone: dalla salvaguardia del reddito al superamento dei gap strutturali, dal libero accesso ai mercati alla crescita di filiere intersettoriali.

LA SFIDA: Inventariare una biblioteca storica

Non basterebbe un tempo illimitato per spiegare lo spirito e la peculiare forma mentis con cui una bibliotecaria o un bibliotecario varcano la soglia di un palazzo cinquecentesco, nella consapevolezza di incontrare un patrimonio librario specifico e fuori dal comune. 

I nostri occhi e il nostro cuore incontrano ogni volta, prima della mente, prima dell’occhio professionale, la stessa magnifica sensazione: stupore.
Con un movente di questa portata, e grazie all’urgenza espressa da Confagricoltura circa la cura del progetto, siamo giunti alla conclusione che quel che ci trovavamo di fronte era una biblioteca di assoluto pregio, perché testimone fedele di una storia che, per certi aspetti, riguardava anche noi. 

Per rendere giustizia a quella preziosa amalgama, distribuita in 8 differenti punti della sede, urgeva dunque fare chiarezza, comprendendo
e facendo comprendere la natura e la tipologia del posseduto, dando modo a quella porzione di tempo di assumere una forma propria, e mostrare il suo valore reale.

LA COLLABORAZIONE CON IL CLIENTE

Malgrado l’impegno profuso sul campo ad implementare il nostro layer bibliotecario, e considerando le possibilità che ci sono state offerte nell’arco temporale che ha definito e continua a definire l’attività di AB, progetto dopo progetto, cogliere pienamente l’imponenza – in termini di significatività – che si cela dietro a una proposta lavorativa, non è mai stato immediato. 

La motivazione non affonda le radici in un terreno seminato di ingenuità, al contrario risiede nella bellezza (spesso inaspettata) che caratterizza, per ragioni ogni volta singolari, anche il più piccolo patrimonio librario.
In questo caso, tuttavia, l’imponenza scaturita dai saloni di Palazzo della Valle non lasciava spazio a dubbi. Con raziocinio professionale, ne abbiamo saputo raccogliere la sfida fin dalle prime interlocuzioni con Confagricoltura, e tramutarla poi in efficace risoluzione. 

La collaborazione tra l’Area Biblioteche di AB e l’Ente, non a caso, è stata figlia di tutto questo, e ha dato vita a un rapporto lavorativo immediato, agile, cordiale e, più d’ogni altra cosa, emozionato.

LE NECESSITA'

In accordo con i termini definiti dal contratto, abbiamo stabilito degli step orientativi, garantendo tempistiche certe – peculiarità propria del nostro layer LML – e con costanti aggiornamenti all’Ente circa lo stato di avanzamento dei lavori.
L’articolazione progettuale ha previsto di:

  1. Mappare e definire l’esatta consistenza del patrimonio librario
  2. Definire la natura bibliografica della biblioteca storica, creando puntuali e oculate sezioni di argomenti, in accordo con il committente
  3. Generare un inventario, contenente i principali dati identificativi delle risorse documentarie e della loro collocazione
  4. Movimentare il patrimonio e ricollocarlo fisicamente secondo la nuova topografia concordata

LE SOLUZIONI AB

  1. Prima di ogni altra cosa, per dare avvio ed eseguire le operazioni di quantificazione del patrimonio librario contenuto all’interno delle stanze di Palazzo della Valle, ci siamo avvalsi dell’aiuto dei referenti. Complementare a questa informazione, con l’ausilio delle constatazioni emerse da due sopralluoghi preliminari, è stata la conoscenza che quanto saremmo andati ad analizzare si trovasse dislocato in 8 differenti ambienti.

→ Sulla base dei dati iniziali, un primo e approfondito censimento ha consentito al nostro team di aggiungere alla iniziale stima altre 1648 unità, debitamente conservate in 4 degli 8 ambienti sopra menzionati, tra cui lo studio del Direttore Generale; con una consistenza effettiva totale di 5648 volumi, frutto dei sopralluoghi e dei conseguenti conteggi, si è dunque riusciti a ottenere la dimensione reale del contenitore, passo fondamentale che ha avviato le successive azioni di mappatura.
→ Con la netta prevalenza di volumi periodici, rispetto alle risorse di natura monografica, è stato possibile delineare un primo schema in grado di riassumere sommariamente gli argomenti contenuti nelle opere, conferendo un naturale ordine di priorità al patrimonio.
→ Grazie alla differente panoramica emersa in seguito agli incontri volti a completare il primo degli obiettivi, durante le interlocuzioni con i referenti di progetto è stata riconosciuta importanza a un’operazione non prevista dai termini di contratto, ma a nostro avviso impossibile da tralasciare, e per questo effettuata: lo scarto bibliografico.
→ Essere reattivi e dinamici di fronte a complicazioni emergenti durante un progetto in corso, rientra pienamente nelle skills sviluppate dal metodo AB: anche in questo caso la prontezza dei nostri operatori nell’accogliere un cambiamento è risultata vincente.
Ognuno dei 5648 volumi è stato dunque analizzato ai fini dello scarto bibliografico, snellendo il nucleo documentario da inventariare, che è consistito in 3946 volumi. I restanti 1759 esemplari, fuori dal “conteggio attivo”, sono stati invece destinati alla consultazione interna.

    1. La conclusione della prima fase di progetto è stata vitale e necessaria all’avvio delle azioni specifiche in grado di definire il nostro lavoro.
      → Il primo passo da compiere, per conferire l’identità specifica che oggi definisce la biblioteca storica della sede di Confagricoltura, è stato il rapporto di interscambio nato con la Dirigenza. Le indicazioni e i punti focali emersi, abilmente comunicati al team, hanno avuto un rilievo centrale per il risultato: dopo aver deciso quali ambienti avrebbero definitivamente conservato l’insieme librario (7 in totale), le 8 nuove sezioni hanno soddisfatto pienamente le necessità dell’Ente: Economia, Storia, Lavoro, Agraria, Commercio, Libri antichi, Fotografia, Mondo agricolo.

  1. Conseguentemente a quanto eseguito fino a questo momento, il team AB ha portato a termine l’operazione di inventariazione, sulla base delle operazioni di cernita, mappatura e definizione del patrimonio. Operazione dalla quale sono scaturiti i file con i quali si è portato a termine l’obiettivo di progetto: il primo, l’inventario completo, composto di voci volte alla identificazione primaria dei dati fondamentali degli esemplari; il secondo, con il titolo delle principali collezioni scartate e destinate alla conservazione; il terzo, un topografico della Biblioteca.

  2. Sulla base delle sezioni individuate e con l’ausilio dello strumento topografico creato, per concludere il progetto ci siamo occupati della collocazione a scaffale e delle operazioni di etichettatura e timbratura dei volumi, ognuno dei quali è stato munito di vedetta identificativa, espediente utilizzato per consentire il mantenimento dello stato di conservazione del dorso degli esemplari.

IL RISULTATO

Essere stati parte, come squadra e come azienda, di un intervento che – sebbene sia marginale e da contestualizzare in uno schema ampio – affonda le radici nella volontà di conferire valore, spirito e identità a un luogo e una sostanza che non devono più passare inosservati, è la miglior forma di orgoglio in grado di caratterizzare l’operato di AB. 

Nella restaurazione delle sale di Palazzo della Valle, aver svolto il contestuale trattamento del patrimonio bibliotecario in esse contenuto, non soltanto alimenta il nostro spirito professionale, ma motiva ancora il nostro bisogno di emozione, senza il quale, indubbiamente, non avremmo mai potuto contribuire a valorizzare una Biblioteca storica di tale portata, all’altezza degli ambienti che la ospitano. Grazie alla sensibilità di un ente pienamente consapevole della sua storia come Confagricoltura, la nostra fornitura di strumenti per la conoscenza del posseduto librario si è realizzata agilmente, chiudendo in concordanza e allineamento i lavori, e delineando i termini per un’importante intesa.

https://www.confagricoltura.it/ita/confagricoltura/palazzo-della-valle