Quando il Fax vince sulla Blockchain

DLT vs FAX. DLT sta per Distributed Ledger Technology vs FAX che sta per… Facsimile. A est dell’Oceano Atlantico il progetto Archangel, voluto tra gli altri da The National Archives e dal UK Open Data Institute, studia come utilizzare la blockchain per preservare l’autenticità dei documenti nei secoli. A ovest, i medici americani guardano con sospetto anche le email e preferiscono mantenere in funzione il buon vecchio fax, un apparecchio brevettato nel 1843.

Si è di fronte al solito scrontro tra passato e futuro, reazione vs progresso? In realtà si potrebbe guardare alla vicenda anche da una prospettiva più conciliante. Se dal piano dei principi si passa a quello dei bisogni, i contorni della disputa diventano più sfumati. Le domande a cui vogliono rispondere i dottori di ricerca sono infatti ben diverse da quelle che si pongono i dottori in medicina.

I primi si interrogano su questioni quali: come si potrà dimostrare tra venti o più anni che un documento digitale, passato per svariati formati quindi riscritto più volte, non sia stato alterato il significato? Come si potrà dimostrare che i cambiamenti subiti dal record hanno avuto impatto solo sul lato tecnologico lasciando inalterato il contenuto?

I secondi invece, quando non parlano di prevenzione, operano nel presente, il regno del pragmatismo. Se quindi il fax è ancora uno strumento di comunicazione molto diffuso; se è più facile inviare una cartella clinica cartacea via fax che non scansionarla ed inviarla via mail; se una legge, l’ Health Insurance Portability and Accountability Act del 1996, ancora in vigore, parla del fax come di un mezzo sicuro per la trasmissione di dati sensibili; se in fondo è più facile hackerare una mail che non un fax, bhè… le giustificazioni per non abbandonare una tecnologia ormai vintage abbondano.

Tutto questo, dopo che l’Amministrazione Obama ha investito circa 30 miliardi di dollari nella digitalizzazione della sanità statunitense. Ottimi i risultati, si è passati dal 9% di strutture digitalizzare del 2008 all’83% 2015 ma… i frutti non sono stati quelli sperati. L’accento posto più sul digitalizzare che sul condividere ha portato con se un effetto collaterale curioso: prima si inviavano via fax le cartelle cartacee; poi si stampavano le cartelle per inviarle via fax.

Lunga vita al fax quindi? Ovviamente no, l’augurio è che vada in pensione quanto prima, o che sia addirittura ucciso come si legge nell’articolo pubblicato sulla rivista on-line Vox da cui si è preso spunto. Quanto tempo ci vorrà perché questo accada? Il tempo necessario a far si che la blockchain sia facile da usare e – considerata da medici e politici – sicura quanto un fax.
Qualcuno ci sta già lavorando…